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Piante officinali
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Bidens

Compositae
Bidens bipinnata L.

= ( Bidens pilosa L. var. bipinnata (L.) Hook)

Forma biologica: T scap (Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie).

Descrizione: Pianta annua, erbacea, con fusto eretto, striato, glabro, a volte anche densamente ramificato, che raggiunge anche il metro di altezza.
Foglie opposte, raramente alterne verso la parte suiperiore della pianta, hanno la lamina a contorno ovato, bipennatosette, con i segmenti di secondo ordine profondamente lobati mentre la componente terminale è lesiniforme
Infiorescenze in capolini del diametro di 1 cm, cilindrici, disposti in cime lasse con 7-11 brattee involucrali esterne più corte di quelle interne.
Fiori periferici in numero di 3-5 ridotti a ligule sterili di colore giallastro, fiori del disco tutti tubulosi, ermafroditi, gialli.
I frutti sono acheni lineari con 3-4 reste

Antesi: da Luglio a Settembre
Tipo corologico: Nordamer.
Distribuzione in Italia: nella "Flora d'Italia" del Pignatti viene considerata comune in Italia Settentrionale, nei dintorni di Roma, Sicilia.(Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Lazio, Sicilia).
Habitat: orti, prati incolti, bordi stradali, sino a 500 m.

Etimologia: Il nome del genere dal latino"bis"="2 volte" e "dens"="dente", con riferimento ai frutti provvisti di 2 appendici seghettate, con cui si attaccano agli animali e ai vestiti. Quello della specie allude alla divisione delle sue foglie.

Proprietà ed utilizzi: Pianta antibatterica, emmenagoga, vermifuga, stiptica; i semi sono stimolanti, espettoranti e sostenitori della circolazione sanguigna. Vanno usati in infusione calda.

Curiosità: negli USA la pianta, diffusa largamente, è considerata infestante.

Bidens frondosa L.

Sinonimi: Bidens melanocarpa Wiegand
Famiglia: Asteraceae = Campositae
Nome volgare: Forbicina peduncolata.
Etimologia: Il nome del genere deriva dal latino Bis dens = due denti e si riferisce ai due aculei del suo achenio, quello generico fa riferimento all'aspetto della pianta.

Morfologia:
Pianta erbacea annuale, glabra o con pochi peli sparsi e bianchi, alta fino a 150 cm e radice fibrosa.
Fusto eretto, liscio, cavo, ramificato, scanalato quadrancolare con angoli arrotondati, spesso rossastro se cresciuto esposto ai raggi del sole, altrimenti verde,
Foglie picciolate ed opposte, le basali semplici e lanceolate, le cauline profondamente divise in 3 -5 foglioline lanceolate di 7-10 x 1-3 cm le laterali e 9-12 x 2-4 cm la centrale , con margine dentato ed apice acuto, il segmento centrale è lungamente picciolato.
I fiori ermafroditi, esclusivamente tubulosi di colore giallo-arancio, sono raccolti in capolini di 2-4 cm di diametro. L’involucro è provvisto di due tipi di brattee: quelle esterne in numero di 5 – 8 (12) sono fogliacee, lanceolate o spatolato-lanceolate, con margini cigliati occasionalmente dentati, lunghe 3 cm e larghe 6 mm, quelle interne sono giallo-verdognole, erette, appressate, subulate, glabre, che misurano 3x7 mm.
Il frutto è un achenio nerastro che misura 6-12 mm, con due protuberanze appuntite alla sommità.

Distribuzione – Habitat – Fioritura:
Pianta avventizia di origine americana, viene considerata invasiva in Italia dove è presente in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia –Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Sicilia.
Vegeta nei prati umidi, campi, paludi, acquitrini, margini dei fiumi e dei boschi, da 0 a 300 m.
Fiorisce da Luglio a Ottobre.

Proprietà ed usi:
Non si conosce alcun utilizzo di questa pianta, se non in considerazione del suo habitat, come alimento naturale di pesci e ratti.